Gruppo Astrofili Arezzo | MERCURIO NEL CIELO DI MARZO
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MERCURIO NEL CIELO DI MARZO

Lo scorso 8 Marzo Mercurio ha raggiunto la massima elongazione e abbiamo potuto dedicarci alla sua osservazione nelle ore del tramonto.

Perché accade questo? Perché non lo possiamo vedere nel cielo come gli altri pianeti? Mercurio è un pianeta “interno” rispetto alla Terra e appare sempre troppo vicino al Sole per poterlo osservare. Così bisogna aspettare che percorrendo la sua orbita si allontani dalla nostra stella.

Ecco, l’elongazione è l’angolo formato tra il Sole e il pianeta, visto dalla Terra e l’elongazione massima è il valore massimo che questo angolo può raggiungere. Per il nostro piccolo pianeta è di 27,8°.

Pensate che per questo fatto i telescopi terrestri possono osservarlo raramente e abbiamo poche occasioni per osservarlo ad occhio nudo, sempre prima dell’alba o subito dopo il tramonto.

Mercurio è visibile solo per poche settimane alla volta ogni 3 o 4 mesi, perché il pianeta si muove velocemente e orbita attorno al Sole in soli 88 giorni, quindi cambia rapidamente posizione nel cielo di giorno in giorno.

Mercurio era un pianeta conosciuto fino dagli Assiri che lo avevano battezzato “il Pianeta Saltellante”, e dai Babilonesi che lo avevano chiamato Nabu, il dio della scrittura e della saggezza.

Nella tradizione greca gli furono attribuiti due nomi come per Venere, e diventò Apollo come astro del mattino e Hermes come astro della sera.

Dai Romani il Pianeta fu associato a Mercurio, messaggero degli dèi, probabilmente a causa della rapidità del suo movimento nel cielo.

Le immagini che vedete sono i momenti in cui abbiamo cercato con pazienza (e anche trovato) il piccolo Mercurio nei colori del tramonto.

Alla prossima osservazione! Continuate a seguirci!

Immagine di copertina:

NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

Cristina Graverini
criedan@inwind.it
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