08 Mag Maggio 2021
Il cielo di maggio 2021
Il cielo di maggio 2021
Il cielo di maggio 2020
Se dal punto di vista meteorologico aprile ci ha fatto fare un passo indietro verso l’inverno con temperature sotto media, la NASA ha aperto nuove frontiere destinate a cambiare per sempre l’esplorazione spaziale. Ricorderemo per sempre l’emozione quando il 19 aprile, quando ad occhi sgranati abbiamo visto le immagini del primo volo di un velivolo costruito a dall’uomo su Marte, a circa 50 milioni di km di distanza dalla Terra. Come dicevo, l’incredibile successo del piccolo elicottero chiamato Ingenuity (ingegnosità appunto) apre le porta ad un nuovo modo di esplorare e studiare il sistema solare.
Telegiornali e giornali hanno riportato la notizia del rientro incontrollato dello stadio centrale del razzo cinese “Lunga Marcia 5b”. Anche se la notizia appare come allarmante, come riporta la nostra socia onoraria Daria Guidetti non dobbiamo preoccuparci: “è un oggetto molto pesante, brucerà in buona parte ad alta quota. Forse qualche componente toccherà il suolo, ma ora non si può dire con certezza quando e dove. È normale con i rientri incontrollati. Bisogna continuare a osservare.”. Daria svolge la sua attività di ricerca all’Istituto di Radioastronomia di Bologna dell’INAF, incluso il radio-telescopio Croce del Nord presso Medicina che collabora proprio nel monitoraggio dei detriti spaziali. Daria aggiunge “Non siamo affatto impreparati, come può sembrare da certe notizie che si leggono a giro. L’oggetto spaziale è sotto osservazione dalle reti di sorveglianza spaziale di tutto il mondo, compresa la nostra europea EU SST. Appena pronti, vi diremo di più”. Un ringraziamento a Daria e tutti i ricercatori che costantemente sorvegliano il nostro cielo.
Per seguire Daria ed avere informazioni:
- https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2848798562037100&id=100007209511575&sfnsn=scwspwa
- Razzo cinese, per la Protezione Civile “non è ancora possibile escludere” un impatto. Gli scienziati: “Rischio estremamente basso” – Il Fatto Quotidiano
Se la primavera si è presa una pausa dal punto di vista meteorologico, la Terra ha proseguito indisturbata il suo percorso nell’orbita verso il solstizio d’estate di giungo. In aprile l’eclittica (il percorso apparente percorso dal Sole in cielo) sarà sempre più alta e la durata delle giornate aumenterà di 58m nel corso del mese.
Passando al cielo di maggio, le costellazioni invernali sono ormai sotto l’orizzonte. A metà mese, anche le costellazioni primaverili iniziano a declinare verso ovest lasciando pian piano la scena alle costellazioni estive.
Verso ovest, l’ultimo presidio del cielo invernale sono le lucenti stelle Capella, alpha della costellazione dell’Auriga, Castore e Polluce dei Gemelli. Nel piano dell’eclittica sono ben visibili, inoltre, la costellazione del Leone il cui campo profondo è ricco di galassie e la costellazione della Vergine.
Verso Est, il cielo è sempre più interessante e ricco di oggetti spettacolari. Alto in cielo, in transito nel meridiano celeste, troviamo la costellazione del Boote con la brillante Arturo. Scendendo verso est, sono ben visibili la costellazione della Corona Boreale, dall’inconfondibile forma ad arco semicircolare che rappresenta il diadema d’oro che Dioniso (o Bacco dio del vino) dona ad Arianna come regalo di nozze, e la costellazione di Ercole, caratterizzata dal grande quadrilatero centrale.
L’orizzonte est è ormai dominato dalle costellazioni che domineranno il cielo estivo. Innanzitutto, la piccola costellazione della Lira con la lucente ed affascinante Vega, nel passato considerata “la stella più importante nel cielo dopo il Sole” dato che per molto tempo è stata usata per calibrare gli strumenti osservativi e come riferimento per la misurazione di alcuni parametri delle stelle. Vega, inoltre, circa 12.000 anni fa, a causa della precessione degli equinozi, ha svolto il ruolo di “stella polare” e lo ricoprirà nuovamente tra 13.700 anni. Vicino alla Lira, facili da individuare, troviamo la costellazione a forma di croce del Cigno con la brillante Deneb e la costellazione dell’Aquila con la bella Altair. A metà mese inizia ad apparine la piccola costellazione del Delfino, prossima all’equatore celeste e vicina alla scia della Via Lattea, la cui forma ricorda la sagoma di un delfino in fase di salto. Infine, verso sud-est, proprio verso il centro galattico, appare la luminosa super-gigante rossa Antares che preannuncia il sorgere della bella costellazione dello Scorpione.
Come in aprile, anche maggio ci regalerà uno spettacolare plenilunio. Nella notte tra il 25 e 26 maggio, la Luna si troverà al perigeo (la minima distanza dalla Terra) e qualche ora più tardi, quando ormai sarà giorno, raggiungerà anche il plenilunio. La sera del 26 maggio potremo, quindi, assistere al sorgere della “Superluna” dalle dimensioni apparenti particolarmente grandi.
Il termine Superluna non è un termine scientifico ufficiale (la Luna è sempre la stessa) ma è ormai entrata nel vocabolario comune stimolando comunque l’osservazione. Le maggiori dimensioni della Luna non sono particolarmente evidenti ad occhio nudo, ma appaiono ben visibili se confrontate in foto con il plenilunio all’apogeo (posizione orbitale in cui la Luna si trova nel punto più lontano dalla Terra) come nella bellissima composizione delle foto sotto del nostro presidente Lorenzo Sestini.
Il 15 maggio, Mercurio raggiunge la miglior visibilità ad ovest subito dopo il tramonto. Mentre Giove e Saturno hanno lasciato le scene del cielo serale ed ormai li troviamo ben visibili la mattina prima dell’alba, il trono di astro più luminoso della sera passa da Marte a Venere, che durante maggio troviamo sempre più alto e comodo da osservare in cielo dopo il crepuscolo serale.
Dopo aver raggiungo la minima distanza dalla Terra il 23 aprile, la cometa C/2020 R4 (ATLAS) mantiene una buona visibilità, tanto da poter essere osservata con un binocolo o un piccolo telescopio. Ad inizio mese sarà inoltre in congiunzione con la cometa C/2020 T2 regalando un suggestivo spettacolo (visibile solo attraverso telescopi e meglio ancora in fotografia).
PIANETI
MERCURIO
Il pianeta, generalmente difficile da osservare per la sua vicinanza al Sole, raggiunge la migliore visibilità serale per l’anno in corso il 15 maggio, quando tramonta un’ora e 58 minuti dopo il Sole. Avremo quindi un buon intervallo di tempo per individuarlo al crepuscolo sull’orizzonte occidentale e fotografarlo, prima da solo e poi insieme a Venere, che si avvicinerà sempre più a Mercurio fino alle sere del 28 e 29 maggio, quando i due pianeti si troveranno molto vicini – con una distanza minima tra loro che sarà di soli 27’. Un incontro suggestivo che si verifica nella costellazione del Toro.
VENERE
Il pianeta più luminoso era già apparso nel cielo della sera nel corso del mese precedente, ma rimanendo molto basso sull’orizzonte, appena dopo il tramonto del Sole. A maggio potremo osservarlo in condizioni sempre migliori nella luce del crepuscolo. Come già anticipato nel paragrafo precedente, Venere si avvicina a Mercurio, fino a raggiungerlo e “sorpassarlo” tra il 28 e il 29 maggio. Il pianeta inizia il mese nella costellazione dell’Ariete: dal 4 maggio lo osserveremo nel Toro, che attraverserà quasi completamente, terminando il mese nei pressi del limite con i Gemelli.
MARTE
Il pianeta rosso ha perso a favore di Venere il ruolo di astro protagonista del cielo serale, ma mantiene comunque delle condizioni di osservabilità ancora buone nel corso delle prime ore della notte. Lo si può individuare facilmente più alto sull’orizzonte occidentale rispetto a Venere. Nel corso del mese di maggio Marte attraversa quasi per intero la costellazione dei Gemelli, avvicinandosi al limite con il Cancro.
GIOVE
Mentre i pianeti a noi più vicini, Marte e Venere, dominano il cielo serale, la coppia dei pianeti giganti, Giove e Saturno, è sempre più protagonista dei cieli del mattino. Nelle ore che precedono il sorgere del Sole Giove è l’astro più luminoso nel cielo a Sud-Est. Giove si sposta lentamente con moto diretto nella costellazione dell’Acquario.
SATURNO
Il pianeta con gli anelli precede Giove nella sua apparizione nel cielo mattutino. Saturno sorge poco meno di un’ora prima di Giove, e lo si può facilmente individuare sull’orizzonte a Sud-Est, al centro della costellazione del Capricorno, in cui si sposta lentamente con moto diretto fino al 23 maggio, quando diventa stazionario per poi invertire il moto in retrogrado.
PRINCIPALI EVENTI DI maggio
4 maggio alba
Congiunzione Luna-Giove-Saturno
12 maggio
Congiunzione Luna-Venere-Pleiadi
13 maggio
Congiunzione Luna-Venere
16 maggio
Congiunzione Luna-Marte
28 maggio
Congiunzione Venere-Mercurio
31 maggio
Congiunzione Luna-Saturno
FASI LUNARI
IL SOLE
Arezzo: 43°27’45” N, 11°52’50” E
Il Sole oggi: vedere le macchie solari in diretta
crepuscolo civile: il centro geometrico del Sole è tra 0 e 6 gradi sotto l’orizzonte. Gli oggetti si distinguono chiaramente senza luce artificiale.
crepuscolo nautico: il centro del sole è tra i 6 ei 12 gradi sotto l’orizzonte. Marinai possono navigare, con un orizzonte visibile come riferimento.
crepuscolo astronomico: il centro del sole è tra i 12 ei 18 gradi sotto l’orizzonte. Tra la fine del crepuscolo astronomico in serata e l’inizio del crepuscolo astronomico al mattino, il cielo è abbastanza scuro per tutte le osservazioni astronomiche.
PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE ISS
Per maggiori informazioni:
COME OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
Cosa sono i satelliti Starlink (fonte wikipedia): https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
Passaggi dei satelliti starlink su Arezzo: https://www.heavens-above.com/StarlinkLaunchPasses.aspx?lat=43.417&lng=11.883&loc=Arezzo&alt=394&tz=CET
Buon cielo di maggio dal Gruppo Astrofili di Arezzo !!!
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