09 Gen Inquinamento luminoso
Salve a tutti,
scrivo questo breve articolo per provare a porre l’attenzione su di un problema che sta molto a cuore a me e più in generale a tutti gli astrofili del mondo, un argomento spesso ingiustamente sottovalutato
dall’opinione pubblica e dai media, mi sto riferendo al cosiddetto “inquinamento luminoso”.
Raramente sentirete un TG parlarne e difficilmente sarà
menzionato nella agenda dei nostri politici, eppure è un problema a livello
globale che purtroppo lo sarà sempre di più nei prossimi anni.
Chi di voi lettori ha una concreta esperienza di osservazione del cielo notturno, converrà con me che un cielo fortemente inquinato da luci rende la sua visione pessima anche con il supporto di strumentazioni professionali.
Ma l’inquinamento luminoso non danneggia solo chi reclama come me il
diritto di godere di un bel cielo stellato, ma anche il nostro modo di
vivere, condizionando il nostro fabbisogno energetico e danneggiando di
conseguenza il nostro pianeta.
Il singolo cittadino di fronte a tutto questo non può fare molto, occorre quindi
creare una consapevolezza popolare del problema proponendolo al
pubblico nel modo giusto, per questo motivo è stato fondato il sito
www.globeatnight.org.
Il sito sopra citato sta svolgendo una campagna di sensibilizzazione
pubblica al problema dell’inquinamento luminoso invitando i frequentatori del sito a dare un proprio contributo.
In che modo?
Semplicemente chiedendo ad ognuno di misurare la quantità di inquinamento luminoso presente nel
rispettivo luogo di osservazione e successivamente inviando i risultati delle proprie rilevazioni a www.globeatnight.com.
Rilevare il proprio tasso di inquinamento luminoso non è una operazione
complicata, occorre seguire i seguenti passi (che tra l’altro trovate nella home page del sito):
1.Determinare la propria latitudine e longitudine, se avete uno smartphone
dotato di modulo gps non dovrebbe essere un problema, in alternativa potete
usare il servizio “google maps” di Google.
2.Riconoscere nel cielo la costellazione di Orione (inconfondibile).
3.Confrontare quello che vedrete con i grafici di magnitudine del sito
all’indirizzo http://www.globeatnight.org/observe_magnitude_orion.html.
4.Fornire coordinate e risultati osservativi al sito.
Il sistema di globeatnight.com elaborerà poi tutti i dati pervenuti dai
volontari producendo una mappa dell’inquinamento luminoso dandoci un’idea di
quanto inquinamento luminoso effettivamente esiste nel nostro bel pianeta.
Nel 2011 sono state eseguite 14249 rilevazioni provenienti da 115 paesi di tutto
il mondo, di queste solo 3 provengono dall’Italia.
Tutte e 3 le rilevazioni italiane sono state eseguite da degli appassionati Piemontesi e Lombardi che hanno aderito alla campagna 2011 di globeatnight, al contrario,
il centro e il sud Italia non hanno fornito alcuna rilevazione.
La mappa delle rilevazioni è consultabile all’indirizzo internet http://edcommunity.esri.com/gan/map/map.cfm
La prossima campagna di rilevamento inizierà il 14 Gennaio, io personalmente
proverò a misurare l’inquinamento luminoso dalla mia casa di Marciano della
Chiana, spero che qualche lettore del sito dia il suo contributo da altre locazioni nell’aretino, nell’attesa della chiusura della campagna che avverrà il 23 Gennaio, auguro a tutti cieli sereni.
Alessio Garzi
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