Gruppo Astrofili Arezzo | Il fascino del Cratere Clavius
8429
post-template-default,single,single-post,postid-8429,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,qode-title-hidden,qode_grid_1300,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-10.1.1,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

Il fascino del Cratere Clavius

Il cratere Clavius (reca il nome dell’astronomo tedesco Christophorus Clavius) é uno dei crateri più grandi ed imponenti del nostro satellite; di formazione geologica affascinante e di grande interesse sia per gli astronomi professionisti che per gli appassionati di osservazione del cielo é situato nell’emisfero meridionale della faccia visibile della Luna a circa a circa 58.6° S di latitudine e 14.4° O di longitudine.

Si distingue per le sue notevoli dimensioni, per la sua struttura complessa e sua la storia geologica.
Ha un diametro di circa 225 chilometri il che lo rende uno dei più grandi crateri da impatto della Luna. La sua profondità è stimata intorno ai 3,5 chilometri.

La formazione del cratere risale a circa 4 miliardi di anni fa, durante il periodo chiamato “Late Heavy Bombardment”, bombardamento pesante tardivo), quando la Luna era soggetta a frequenti e violenti impatti meteorici.
Una delle caratteristiche distintive di Clavius è la sua struttura interna estremamente ricca di dettagli: il fondo del cratere non risulta piatto ma ospita una serie di crateri secondari delle dimensioni più varie; i crateri interni denominati Rutherfurd (49.9 km di diametro) , Clavius D (27.85 km) , C (20,97 km ), N (12,78 km) , J (12,38 km) , e JA (8 km) sono disposti in una forma arcuata che degrada verso il centro del cratere. Questa curiosa caratteristica rende il cratere Clavius un soggetto molto popolare per la fotografia e l’osservazione astronomica.

Completano il “quadro” il cratere Porter (si trova sulla parte nord-orientale del pavimento del cratere Clavius) e i crateri più piccoli K e L sovrapposti al bordo, rispettivamente a ovest ed a ovest-sud-ovest.

In questa immagine scattata dall’Osservatorio Zero Spreco AISA Impianti – Arezzo, si apprezzano tutti i dettagli del cratere Clavius.

Image Credit: foto scattata da Osservatorio Zero Spreco: Celestron C11 + Camera ASI

Grazie alle sue dimensioni, Clavius è facilmente visibile durante il primo quarto di luna quando risulta ben illuminato e permette di osservare chiaramente le ombre e le variazioni di rilievo: lungo la linea del terminatore (la linea che divide la zona illuminata da quella buia) la luce solare radente accentua il contrasto con il terreno circostante, rivelando ombre e profondità.
Curiosità: come il cratere Tycho, il cratere Clavius ha un ruolo fondamentale nel film di fantascienza “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick; nel cratere Clavius é infatti ospitata la base lunare, elemento chiave della trama.

Mika
miketta@gmail.com
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.