Gruppo Astrofili Arezzo | Dicembre 2022
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Dicembre 2022

Il cielo di dicembre 2022

Dicembre 2022

Il cielo di dicembre 2019

Cielo notte del 15 dicembre 2022 da Arezzo

Dicembre ci porta nel periodo natalizio che per la nostra città è sinonimo di Città del Natale e di Planetario. Si, IL PLANETARIO DI AREZZO È TORNATO !!! Dopo 2 anni, ho avuto l’onore di inaugurare gli spettacoli che ci accompagneranno fino all’Epifania. Vedere di nuovo la fila per assistere alla proiezione del cielo è stato veramente emozionante.

Come sempre il Planetario è gestito dalla passione del Gruppo Astrofili di Arezzo che, in forma completamente gratuita, tiene presentazioni per le scuole della provincia e curiosi/appassionati.

Il planetario vi aspetta al Prato tutti i giorni con proiezioni di filmati ed il sabato pomeriggio con spettacoli live arricchiti dalla presenza di telescopi a disposizione per l’osservazione del cielo (meteo permettendo).

Questo il programma:

Un ringraziamento alla Fondazione Arezzo InTour per aver reso possibile la riapertura del Planetario

Per maggiori informazioni:

https://www.arezzoastrofili.it/il-planetario-e-tornato-ad-arezzo/

https://www.arezzoastrofili.it/il-planetario-di-arezzo/

 

Il 16 novembre scorso alle ore 7.47am si è fatto la storia dell’esplorazione spaziale: dopo vari rinvii è partita da Cape Canaveral il razzo SLS (Space Launch System) che ha spinto la capsula Orion verso la Luna e dato inizio alla missione Artemis I. Nel 1972 Apollo 17 ha segnato l’ultima missione umana verso la Luna. Dopo 50 anni, le missioni Artemis hanno l’obiettivo di riportare l’uomo a calpestare il suolo lunare, non per qualche fugace visita come avvenuto in passato ma per stabilire un presidio permanente che faccia da base di partenza per le future missioni verso Marte.

Artemis, ossia Artemide, è la sorella gemella di Apollo, Dea della caccia e della Luna. Artemis è quindi la naturale evoluzione dei programma Apollo, ed il nome femminile ricorda che, a differenza del programma Apollo, Artemis non vedrà solo astronauti uomini bianchi ma sarà composto da donne e persone di varie etnie, proprio come il genere umano.

Artemis I è una missione dimostrativa, senza umani a bordo, con l’obiettivo di testare materiali, procedure, team percorrendo l’esatto percorso che tra 2 anni riporterà la nostra specie di nuovo sulla superficie lunare. Dopo aver lasciato la terra, la capsula Orion ha fatto un primo fly by ravvicinato della Luna il 22 novembre per poi posizionarsi in orbita retrograda intorno alla Luna fino al 6 dicembre quando, sfruttando la fionda gravitazione della Luna, uscirà dall’orbita retrograda per dirigersi verso la Terra ammarando nell’Oceano Atlantico al largo della Florida l’11 dicembre.

È possibile seguire in tempo reale la posizione di Orion I nel modello 3D messo a disposizione dalla NASA al seguente link: https://www.nasa.gov/specials/trackartemis/

Con dicembre entriamo nell’inverno: inverno meteorologico che ha inizio il 1° dicembre, mentre per l’inverno astronomico dovremo aspettare il 21 dicembre, quando il Sole si troverà nel punto più basso al passaggio nel meridiano. Il 21 dicembre segna, quindi, il Solstizio d’Inverno, che con 9h 00m 24sec è il giorno con la minore durata di luce dell’anno. Il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, invece, è il giorno in cui il Sole tramonta prima ossia alle ore 16:38.

Volgendo lo sguardo verso Ovest, nella prime ora della sera sono ancora visibili le propaggini delle costellazioni estive del Cigno, la Lira e l’Aquila. Nel corso della notte, invece, troviamo ad Ovest le costellazioni autunnali come il grande quadrilatero del Pegaso, mitologico cavallo alato, Andromeda, principessa di Etiopia e figlia della regina Cassiopea, costellazione dall’inconfondibile forma a W rovesciata, e del re Cefeo, dalla buffa forma di casetta storta.

Lo spettacolo del cielo invernale di dicembre si mostra verso sud, dove ormai le imponenti costellazioni invernali si stagliano e dominano la scena con le loro brillanti stelle.

Guardando verso Sud, dall’alto verso il basso, riconosciamo la costellazione dell’Auriga, grande costellazione dalla forma esagonale contraddistinta da una stella molto brillante, Capella, che ad occhio nudo appare come una stella singola ma in realtà è un sistema multiplo composto da 4 stelle raggruppate in 2 stelle binarie. A Sud-Est dell’Auriga scorgiamo 2 stelle anch’esse molto luminose: Polluce e Castore, rispettivamente beta ed alpha della costellazione dei Gemelli. A Sud-Ovest sempre dell’Auriga si staglia il Toro, costellazione molto ampia caratterizzata dalla gigante arancione molto luminosa Aldebaran e dall’ammasso aperto delle Pleiadi, le 7 sorelle secondo la mitologia dell’antica Grecia.

Scendendo verso sud ecco stagliarsi in cielo la costellazione regina dell’inverno, nonché una delle più grandi e belle costellazioni dell’intero cielo: Orione. Cacciatore mitologico, è facilmente riconoscibile grazie all’ampio quadrilatero e alla cintura (3 stelle allineate al centro) a cui dedichiamo il prossimo paragrafo.

Infine, diamo uno sguardo verso Est, dove, “appoggiate” all’eclittica, già a metà mese, iniziano ad essere visibili la costellazione del Leone che con la sua brillante stella Regulus preannuncia le costellazioni primaverili, preceduta dalla costellazione del Cancro sotto la costellazione dei Gemelli.

La Luna piena di dicembre, chiamata cold moon (luna fredda) ricordando le poche ore di luce che non riescono a scaldare il freddo del periodo, cade ad inizio mese, esattamente 8 dicembre.

Dicembre è anche il mese dello sciame meteorico delle Geminidi, uno tra i più attivi dopo quello delle Perseidi, le famose stelle cadenti di San Lorenzo. Si manifesta dal 10 al 15 dicembre e quest’anno le notti del 12/13 e 13/14 dicembre sono quella più propizie per gli avvistamenti, quando lo sciame può raggiungere un picco di 140-150 stelle cadenti l’ora. Mentre tutti gli altri sciami meteorici sono dovuti al passaggio della Terra nella scia dei residui di una cometa, le Geminidi sono un’eccezione in quanto generati da un asteroide di nome Phaethon, probabilmente il residuo di una cometa estinta. Recenti studi hanno rilevato che questo sciame pare mostri un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti. Le circostanze con cui potremo osservarle irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore saranno quest’anno favorevoli solamente nella seconda parte della notte, quando non ci sarà il disturbo della Luna.

Continua in dicembre l’ottimo periodo per osservare i principali pianeti del sistema solare. Giove, Saturno e Marte sono ancora ben visibili in cielo sin dalle prime ore della notte, a cui si aggiungeranno Mercurio e Venere negli ultimi giorni nel crepuscolo del tramonto. È proprio Marte il protagonista di dicembre: il giorno 8 dicembre Marte raggiunge l’opposizione al Sole e all’alba dello stesso giorno viene occultato dalla Luna Piena e raggiunge le migliori condizioni di visibilità e maggiore luminosità. Ad inizio mese, con esattezza il 1° ed il 2 dicembre, Giove e la Luna daranno vita a spettacolari congiunzioni visibili verso sud-ovest già nelle prime ore della sera.

A ridosso del Natale, esattamente il 24 dicembre poco dopo il tramonto del Sole, nell’orizzonte sud ovest la Luna si unirà in una congiunzione stretta con Mercurio e Venere.

LA COSTELLAZIONE DI ORIONE

Orione, il Cacciatore (in latino Orion) è un’importante costellazione protagonista del cielo invernale nel nostro emisfero, famosa soprattutto per le sue stelle brillanti.

La costellazione di Orione è una delle più semplici da riconoscere e da osservare anche dal centro città e contiene un gran numero di stelle luminose. La sua forma ricorda quella di una clessidra e la sua caratteristica più rilevante è l’allineamento di tre stelle di quasi pari luminosità poste al centro della figura, la famosa Cintura di Orione. La parte nordorientale di Orione mostra un arco di stelle di terza e quarta magnitudine, che secondo la tradizione costituisce l’asterismo dello Scudo di Orione.

Principali stelle:

  • Rigel (beta Orionis) è la stella più luminosa della costellazione (magnitudine 0,2). Il suo nome deriva da un’espressione araba e significa “il piede sinistro di Colui che è Centrale”. Situata nel vertice sinistro in basso, è una supergigante blu estremamente calda e luminosa
  • Betelgeuse (alpha Orionis), di magnitudine 0,5, è una supergigante rossa di notevoli dimensioni. Posizionata al vertice destro in alto, se fosse messa al posto del Sole, i suoi strati più esterni ingloberebbero l’orbita del pianeta Giove.

La costellazione di Orione cela anche uno degli oggetti più belli ed affascinanti del cielo: la Nebulosa di Orione (M42). Situata al centro della Spada di Orione, la Nebulosa di Orione è una delle nebulose a diffusione più brillanti del cielo. Dista circa 1.200 anni luce dalla Terra e si estende per circa 24 anni luce. Ad occhio nudo e con piccoli binocoli ha un aspetto di un piccolo batuffolo; con strumenti più potenti è possibile individuare, al suo interno, un gruppo di stelline azzurre, quattro delle quali sono disposte a formare un trapezio. È formata da un enorme ammasso di polveri cosmiche, idrogeno, ossigeno che sottoposti a pressioni enormi si addensano, raggiungono temperature estreme, formando nuove stelle. Guardare la Nebulosa di Orione significa guardare un posto dell’universo dove nascono nuove stelle … non è affascinante???

Buon Natale e felice 2023 dal Gruppo Astrofili di Arezzo. Cieli sereni a tutti !!!

PIANETI

MERCURIO

CIELO_DEL_MESE-MERCURIO

Gli ultimi giorni dell’anno ci offriranno condizioni piuttosto favorevoli per tentare l’osservazione serale dell’elusivo pianeta. All’inizio di dicembre il pianeta sarà ancora molto basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco più di mezz’ora dopo il Sole. La situazione migliora sensibilmente nella seconda metà del mese. La massima elongazione serale viene raggiunta il giorno 21, con una distanza angolare dal Sole di 20° 08’. Il massimo ritardo nell’orario del tramonto si verifica il giorno 24 dicembre, quando Mercurio tramonta 1 ora e 27 minuti dopo il Sole.

VENERE

CIELO_DEL_MESE-VENERE

Per tutto il mese le condizioni di osservabilità del pianeta saranno simili a quelle di Mercurio, a parte la grande differenza di luminosità, che renderà più facile individuare Venere nella luce del crepuscolo serale. Per gran parte del mese il pianeta si trova più basso sull’orizzonte rispetto a Mercurio e avremo a disposizione poco tempo per scorgerlo mentre si accinge a tramontare. Le condizioni di osservabilità migliorano negli ultimi giorni dell’anno, con la congiunzione e il “sorpasso” di Venere su Mercurio. All’inizio del mese Venere si trova nella costellazione dell’Ofiuco. Dal 7 dicembre inizia ad attraversare il Sagittario, fino a giungere vicino al limite con il Capricorno.

MARTE

CIELO_DEL_MESE-Marte

Il pianeta rosso è il vero protagonista del cielo di questo mese di dicembre. Il giorno 8 raggiunge l’opposizione al Sole e all’alba dello stesso giorno viene occultato dalla Luna Piena, come descritto nel paragrafo dedicato. Come sempre accade per i pianeti all’opposizione, Marte rimane visibile per tutta la notte, sorge al tramontare del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e possiamo seguirlo fino all’alba. Il pianeta rosso raggiunge anche la massima luminosità, le maggiori dimensioni apparenti all’osservazione con il telescopio, e la minima distanza dalla Terra – circa 81,5 milioni di km. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro.

GIOVE

CIELO_DEL_MESE-GIOVE

Il tempo a disposizione per osservarlo si riduce gradualmente nel corso del mese. Il pianeta rimane comunque ancora osservabile agevolmente nelle prime ore della notte, in direzione Sud-Ovest. Dato che Venere tramonta molto presto, all’inizio della notte Giove è ancora l’oggetto più luminoso (escluso la Luna, ovviamente). Giove si trova ancora nella costellazione dei Pesci.

SATURNO

CIELO_DEL_MESE-SATURNO

Saturno tramonta oltre 3 ore prima di Giove. Rimane quindi poco tempo per osservarlo, sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest, dove possiamo individuarlo all’inizio della sera. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario

PRINCIPALI EVENTI DI DICEMBRE 2022

1-2 dicembre

Congiunzione Luna-Giove

6 dicembre

Congiunzione Luna-Pleaidi

7 dicembre

Congiunzione Luna – Marte

Il 7 dicembre al Kennedy Space Center di Houston si terranno gli eventi ufficiali per i 50 anni della missione lunare Apollo 17, ultima missione di sbarco lunare

8 dicembre

L’ultima Luna piena dell’anno cade l’8 dicembre, denominata Cold Moon in onore delle lunghe e fredde notti del periodo

8 dicembre Marte entra in opposizione e sarà il momento migliore per osservarlo. La Luna piena, inoltre, occulta Marte nella costellazione del Toro (magnitudine -1,9). Sia la scomparsa che la riapparizione, alle 7.09, si verificano dietro una sottilissima fascia non illuminata del lembo lunare. Entrambe durano poco più di 30 secondi poiché il disco del pianeta ha un diametro di 17’’

13 dicembre 

Il 13 dicembre si avrà il picco dello sciame meteoritico delle Geminidi. In condizioni ideali si possono riuscire ad osservare fino a 120 meteore all’ora

21 dicembre

Il 21 dicembre il nostro emisfero entra nell’Inverno astronomico con il solstizio d’Inverno

24 dicembre

La sera della Vigilia di Natale il 24 dicembre nel crepuscolo, a ridosso del tramonto, verso sud-ovest sarà possibile osservare uno splendido quadretto con l’incontro ravvicinato di Venere e Mercurio, vegliati poco distante da uno bellissimo falcetto di Luna crescente

26 dicembre

Congiunzione Luna – Saturno

28-29 dicembre

Il 28 e 29 dicembre Mercurio transita molto vicino a Venere. Migliore configurazione osservabile al tramonto dei giorni 28 e 29 dicembre

29 dicembre

Congiunzione Venere – Mercurio

Congiunzione Luna – Giove

FASI LUNARI

IL SOLE

Arezzo: 43°27’45” N, 11°52’50” E

Il Sole oggi: vedere le macchie solari in diretta

crepuscolo civile: il centro geometrico del Sole è tra 0 e 6 gradi sotto l’orizzonte. Gli oggetti si distinguono chiaramente senza luce artificiale.

crepuscolo nautico: il centro del sole è tra i 6 ei 12 gradi sotto l’orizzonte. Marinai possono navigare, con un orizzonte visibile come riferimento.

crepuscolo astronomico: il centro del sole è tra i 12 ei 18 gradi sotto l’orizzonte. Tra la fine del crepuscolo astronomico in serata e l’inizio del crepuscolo astronomico al mattino, il cielo è abbastanza scuro per tutte le osservazioni astronomiche.

PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE ISS

COME OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

Buon cielo di dicembre dal Gruppo Astrofili di Arezzo !!!
Fabio Chiodini
fabiochi@hotmail.com
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