03 Ott Castore e Polluce: due “fari” nella Costellazione dei Gemelli
Dapprima i Babilonesi, poi gli Egizi e quindi i Greci (ma anche gli Arabi e persino gli Indiani) fecero della volta celeste il libro sul quale “scrivere” le imprese e le gesta dei propri Dei.
E proprio come in un libro, ad ognuno veniva assegnato una collocazione specifica nel firmamento.
Durante le serate osservative é bello ed interessante scoprire i “retroscena” dei nostri astri.
Uno dei più carini ed affascinanti (ed il primo con cui ho avuto a che fare e perciò a me caro), é la storia legata alla costellazione dei Gemelli (Gemini) ed in particolare alle stelle Castore e Polluce.
Ma prima, qualche dato tecnico:
Ben visibile nel cielo invernale, la costellazione dei Gemelli si posiziona a Nord del cosiddetto Triangolo Invernale formato da tre stelle molto luminose Sirio/Betelgeuse/Procione. Le stelle che compongono i Gemelli formano un rettangolo aperto, inclinato, che ricordano un paio di gambette che scappano dal Triangolo Invernale 🙂 Per localizzarle al meglio procedere come segue:
Individuare le tre stelle che compongono la cintura di Orione. Pensare a questa come al centro stretto di una clessidra;
Individurare il vertice alto-sinistro della clessidra: Betelgeuse;
Tracciare una linea immaginaria che prosegue a nord-ovest di Betelgeuse fino a che si incontra la prima stella di una “gambina” dei Gemelli, Alhena;
Prolungare nella stessa direzione fino a trovare una stella brillante che fa coppia con un’altra un po’ meno luminosa che sono rispettivamente Castore e Polluce, le stelle che danno il nome alla costellazione.
Castore (alfa-Geminorum), una stella tripla di sei componenti distinte; appare di colore bianco-azzurro, con una mag. di 1,6
Polluce (beta-Geminorum), che nonostante la lettera greca assegnatale (causa un errore di valutazione) è la più brillante della costellazione (1,2 mag.), gigante arancione, distante “appena” 34 anni luce
Distanti tra loro esattamente 4,5°, Castore e Polluce sono utilizzate come strumento per misurare le distanze angolari.
Ultimo, ma non meno importante, lo sciame meteorico che proviene dal vicino Castore (Geminidi) che raggiunge il picco tra il 13 ed il 14 dicembre e che permette l’osservazione di anche 100 meteore/ora.
E adesso, due minuti dedicati al gossip e alla storia dei nostri protagonisti:
Leda, Regina di Sparta, era sposata a Re Tindaro. Un giorno, o meglio una notte, il solito farfallone Zeus, sotto false sembianze di cigno, fece visita alla regina e successe quello che immaginiamo.. La stessa notte, si consumò un rapporto anche con Re Tindarlo e da quella notte di fuoco e fiamme nacquero due coppie di gemelli: Polluce ed Elena (la futura famosa Elena di Troia) erano figli di Zeus, e quindi immortali, mentre Castore e Clitennestra erano figli di Tindaro, e quindi erano mortali.
I due maschietti crebbero legatissimi l’uno all’altro, pare fossero persino assai simili nelle sembianze. Due bei pezzi di marcantonio, Castore divenne un famoso cavaliere e guerriero mentre Polluce fu un campione di pugilato; qualità che gli servirono in numerose occasioni a partire dalla loro spedizione con Giasone e gli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro.
Anzi, le cronache narrano che furono proprio Castore e Polluce a salvare l’intera spedizione, più volte tant’è che diventarono i protettori dei marinai grazie al potere dato loro da Poseidone.
I nostri bravi gemelli non perdevano mai occasione per menare un pochino le mani e diventarono piuttosto famosi e richiesti. Se non ché un giorno si invaghirono delle promesse spose dei cugini (gemelli pure loro..) e nel combattimento che ne seguì il mortale Castore fu ferito e morì. Polluce, piuttosto che separarsi definitivamente dal fratello, decise di vivere un giorno sull’Olimpo (residenza degli Dei immortali) e uno nell’Ade (L’inferno per i mortali). Secondo un altro mito, pare invece che Zeus concesse loro, dato il loro profondo legame, di vivere per sempre nel cielo, sotto forma della Costellazione dei Gemelli.
Bello, no? 🙂
Roberta Gori
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