04 Feb Betelgeuse: il “Gigante”
Betelgeuse è una delle stelle più affascinanti nel nostro cielo notturno e da sempre cattura l’interesse degli astronomi e degli appassionati di astronomia.
Situata in una delle costellazioni più riconoscibili e più belle del cielo invernale, e con ragione probabilmente anche tra le più belle in assoluto, Betelgeuse (alfa-Orionis) è una delle stelle più interessanti e studiate:
osservando la Costellazione di Orione che si staglia riconoscibilissima nel cielo invernale con la sua inconfondibile figura a clessidra, si colloca nella parte superiore formando la spalla sinistra (dal punto di vista osservativo) dell’immaginario cacciatore rappresentato da Orione.
Image Credit: Lorenzo Sestini.it
Dal caratteristico colore arancione intenso, osservabile ad occhio nudo anche dai cieli cittadini e facilmente riconoscibile anche dagli astrofili principianti, Betelgeuse è una stella supergigante rossa, il che significa che è una stella molto grande (tra le più grandi dell’Universo), luminosa (é la decima stella più brillante) e si trova inoltre nella fase finale della sua evoluzione stellare.
Le dimensioni sono davvero ragguardevoli: un raggio medio pari a 900-1000 R (raggio solare; tenendo conto che il raggio solare é pari a 6,960x108m ossia 110 volte il raggio della Terra… ), e una massa pari a 15-20 volte quella del Sole. E‘ anche un stella variabile semiregolare pulsante il che significa che la sua luminosità apparente cambia nel tempo; queste variazioni possono essere dovute a diverse ragioni, tra cui cambiamenti nella sua atmosfera o interazioni con il suo ambiente. Una diminuzione significativa della sua luminosità nel periodo tra 2019-2020 ha attirato l’attenzione degli astronomi suscitando speculazioni sulla possibilità che potesse essere vicina a esplodere: in realtà si trattò di un parziale oscuramento dovuto a materiale espulso e poi raffreddato che aveva momentaneamente “nascosto” la stella.
I 9 milioni di anni di età fanno di Betelgeuse una “stella anziana” che sta attraversando le fasi finali della sua vita. Si ritiene che sia giunta alla fine della sequenza principale: l’esaurimento del combustibile nucleare e il collasso del nucleo sotto il peso della forza di gravità porteranno alla espansione del suo involucro esterno determinando per ultimo una potente esplosione che proietterà i residui della stella nello spazio circostante: é lo stadio di supernova e probabilmente sarà osservata per settimane dalla Terra come una sorgente luminosa nel cielo, proprio come un altro Sole, ma di aspetto più puntiforme. Dopo l’esplosione, ciò che resta del nucleo della stella potrà trasformarsi in un buco nero o una stella di neutroni e il materiale espulso durante l’esplosione si diffonderà nello spazio contribuendo ad altri processi di formazione stellare. Ovviamente questi sono processi estramente lunghi ed imprevedibili, non si sa esattamente quando questo avverrà: potrebbe essere tra migliaia o anche centinaia di migliaia di anni nel futuro o in un futuro relativamente prossimo. Abbiamo tempo per prepararci allo spettacolo.. forse!
Curiosità: Il nome Betelgeuse viene dall’arabo Yad al-Jawza, “la mano di al-Jawza, tradotto come “il Gigante” e “Colui che sta al Centro”: dato che la costellazione di Orione si trova a cavallo dell’equatore celeste, il nome é perfetto!
RG
Immagine di copertina: credit Stellarium
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