Gruppo Astrofili Arezzo | Makemake
897
post-template-default,single,single-post,postid-897,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,qode-title-hidden,qode_grid_1300,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-10.1.1,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

Makemake

Non molto tempo fa la gente sapeva che i pianeti del sistema solare erano: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano ,Nettuno e Plutone.
Dal 2006 sappiamo inoltre che Plutone è stato riclassificato come “pianeta nano” a seguito della scoperta di Eris, pianeta che presentava caratteristiche molto simili a Plutone. Per questo motivo si preferì creare una nuova categoria per descrivere questo tipo di corpi celesti.
Fino ad allora, se provavi a chiedere ad un bimbo quale era il suo pianeta preferito, ti avrebbe probabilmente risposto “Saturno” per la presenza dei suoi Anelli oppure Plutone perché il nome ricorda vagamente il cane “Pluto” della Walt Disney”.
Ma cosa risponderebbero oggi i bambini? Forse qualcuno potrebbe rispondere “Makemake”.
Makemake non è proprio un pianeta e non è neppure un personaggio della Walt Disney, si tratta di un piccolo pianeta nano che prende il nome dalle antiche divinità degli indigeni che vivevano nell’isola di Pasqua, una piccola isola situata nell’oceano pacifico al largo delle coste del Cile.
Makemake (pronunciato “mache mache”) rappresentava infatti il Dio creatore dell’umanità e della fertilità come testimoniano le sue molteplici raffigurazioni all’interno delle grotte dell’Isola di Pasqua.
Makemake fu portato all’attenzione del grande pubblico e della scienza dall’astronomo Mike Brown nel 2005, il quale nello stesso giorno divulgò la scoperta di un altro pianeta nano : “Eris”, scatendando quindi un dibattito che portò al declassamento di Plutone da “pianeta” a “pianeta nano”.
Successivamente nel 2008 la IAU (International Astronomical Union) coniò un nuovo termine: “plutoide”, con il quale si indicava una categoria di corpi celesti che contiene una serie di pianeti nani che risiedono in orbite più esterne di quella di Nettuno.
I primi candidati ad entrare nella categoria dei “plutoidi” furono :
– Plutone (ovviamente)
– Haumea
– Eris
– Makemake
Makemake ha un diametro di circa 3/4 quello di Plutone ed è prevalentemente ricoperto da ghiaccio e metano.
Il periodo orbitale di Makemake è di quasi 310 anni terrestri, ed è distante rispetto al sole di 52 AU, quindi 52 volte la distanza della Terra rispetto al Sole, in chilometri sono 7.8 x 10^9.
Nonostante Makemake sia il secondo “plutoide” più luminoso, preceduto solo da Plutone, ha una magnitudine tale che lo rende difficilmente osservabile con telescopi amatoriali.
Makemake è un corpo molto freddo a causa della sua enorme distanza dal Sole, la temperatura in superficie è di circa 30 gradi Kelvin (-243 gradi centigradi) e, a differenza di altri “plutoidi”, non ha nessun satellite, ma non c’è da preoccuparsi……visto che risiede nella ricca fascia asteroidale di Kuiper, non soffrirà sicuramente di solitudine!.
Se state cercando un pianeta preferito nel nostro sistema solare, e se questo articolo vi ha stimolato la fantasia, prendete in considerazione Makemake, il nome, quantomeno, è molto estroso e divertente!

 

astrometeo
presidente@arezzoastrofili.it
No Comments

Post A Comment