Gruppo Astrofili Arezzo | COSA STA OSSERVANDO EUCLID?
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COSA STA OSSERVANDO EUCLID?

Un anno fa ci siamo interessati da vicino di questo nuovo telescopio spaziale, che è partito tra le stelle per studiare e mappare il nostro cielo nel giro di sei anni. Seguiamolo oggi nei suoi progressi.

Il telescopio Euclid. Image Credits – Acknowledgement: Work performed by ATG under contract for ESA.

Licence: CC BY-SA 3.0 IGO or ESA Standard Licence

Dopo aver superato tutti i test di valutazione è stato lanciato il primo luglio 2023. Da allora, una volta raggiunta la sua posizione in L2 e una volta settato, ha iniziato subito la sua missione. Non è il solo telescopio ad infrarosso inviato nello spazio, ma questo ha la particolare capacità di osservare e studiare una vasta area del cielo in un colpo solo.

L’area del cielo che Euclid può osservare con un solo puntamento del telescopio è più grande di quella della Luna piena.

Image credits: ESA/ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, S. Brunier. Licence: CC BY-SA 3.0 IGO or ESA Standard Licence

Per procedere nella sua osservazione Euclid usa la modalità step-and-stare: osserva la stessa zona di cielo per 70 minuti circa, riuscendo a cogliere fino a 50.000 galassie circa in un colpo solo e producendo immagini e spettri per studiare distorsioni individuali delle galassie da parte della materia oscura; alla fine del suo mandato avrà osservato fino a 1,5 miliardi di galassie.

Subito dopo l’avvio della missione, purtroppo, il percorso di Euclid ha subito una piccola correzione.
Dopo il lancio si è verificato, infatti, un problema: a causa di piccole quantità di ghiaccio d’acqua che si erano accumulate nelle sue ottiche, una piccola quantità di luce solare non desiderata raggiungeva lo strumento ad angoli specifici, anche se lo schermo era ben posizionato, disturbando così le osservazioni. La parte dello specchio in difficoltà è stata gradualmente riscaldata per far dissipare il ghiaccio e ripristinare la “vista” del telescopio. Adesso Euclid dovrà osservare con un angolo di rotazione un po’ più ristretto e le sue osservazioni di routine sono state ricalibrate e riprogrammate facendo più sovrapposizioni tra osservazioni adiacenti.

I campi del cielo notturno che saranno mappati da Euclid.

Image Credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA/Planck Collaboration/A. Mellinger – Acknowledgment: Jean-Charles Cuillandre, João Dinis and Euclid Consortium Survey Group. Licence:CC BY-SA 3.0 IGO or ESA Standard Licence

 

Anche il sensore di guida fine, che nel frattempo aveva mostrato anch’esso un problema, è stato aggiornato e corretto.

Il primo anno di dati raccolti da Euclide sarà pubblicato nell’estate del 2026, mentre nella primavera del 2025 ci sarà un piccolo rilascio.

Non ci resta che aspettare con curiosità il lavoro di Euclid.

Cristina

Cristina Graverini
criedan@inwind.it
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