31 Dic Nato sotto il segno dell’Ofiuco
– Sono del Sagittario
– Perché quando sei nato?
– Sono nato il 15 dicembre 1980 alle ore 14:00 ad Arezzo
– Allora, al massimo, sei dell’Ofiuco!
– Che? Ofiu cosa? No, no, sono del Sagittario, ascendente Toro, infatti sono un tipo appassionato, sensibile, tollerante…..
Tradizione vuole che il nostro personale tema natale, il segno zodiacale, l’ascendente, la posizione dei pianeti, influenzino con la forza che esercitano non solo il nostro futuro, ma determinino le caratteristiche specifiche del nostro carattere e del nostro destino…..a riguardo qualcuno ha tenuto a precisare che esercita maggiore forza gravitazionale ed elettromagnetica su di noi il frigorifero che abbiamo in casa che Giove con tutte le sue lune….comunque, vediamo….
Il tema natale è dato dalla posizione dei pianeti e delle costellazioni in cielo al momento della nascita, in un determinato luogo e ad un’ora precisa, tanto da spingere alcuni a ricercare il certificato di nascita per esserne sicuri, perché sbagliare di una mezz’ora vorrebbe dire avere un altro ascendente e quindi essere un altro tipo di persona , con un altro carattere e un altro destino. La presenza di questi pianeti in quel momento eserciterebbero una forza gravitazionale ed elettromagnetica tale da creare un’energia che influenzerebbe la vita dell’ignaro neonato, che così si troverebbe a nascere già segnato. Stessa cosa succede con l’oroscopo basato sempre sulla posizione dei pianeti e costellazioni, che dovrebbe indicarci cosa ci riserva il futuro, sempre in base alla famosa forza esercitata.
La prima obiezione che si può fare è che stelle e pianeti sono così lontani da noi, che come può fare la loro forza ad interferire con la nostra vita. Una volta mi è stata data a questa obiezione una risposta fin troppo scientifica, ovvero che l’Universo è composto per il 95% da materia ed energia oscura, che non sappiamo esattamente come si comporta, tant’è che è oggetto di ricerca e studio, quindi è attraverso questa materia ed energia che i pianeti esercitano su di noi la loro influenza. Gli astrofisici di tutto il mondo sono perfettamente d’accordo che questa sia la reale composizione dell’Universo e che ancora non si capisce come interagiscano materia ed energia oscura. Paradossalmente ci troviamo ad usare la scienza per dare un fondamento scientifico a qualcosa che trascende la scienza! Insomma la giustificazione, la spiegazione starebbe nell’usare quello che ancora gli astrofisici non sono riusciti a spiegare, semplicemente e comodamente così…..
Il segno zodiacale che ci viene attribuito corrisponde alla costellazione occupata dal sole al momento della nostra nascita, e questo è facile, mentre l’ascendente è la costellazione che interseca l’orizzonte ad est nel momento preciso della nascita nella località di nascita, questo è già più complesso.
Ad oggi il cielo è stato diviso dall’Unione Astronomica Internazionale in 88 costellazioni, ognuna con dei precisi confini. Questa mappa del cielo è attraversata dall’eclittica, la linea immaginaria che identifica il percorso apparente del nostro sole nel cielo attraverso l’anno, spostandosi attraverso le 12 costellazioni zodiacali, e su questo siamo tutti d’accordo.
La costellazione è fondamentale per identificare una porzione di cielo, ed è fondamentale in astronomia per indicare tra l’altro in maniera molto semplice dove si trovano in un preciso momento il sole o i pianeti che cambiando la posizione durante l’anno, possono così essere facilmente individuabili ed osservabili. Stessa cosa la si fa con gli altri corpi celesti, come le comete, si dice appunto che in un dato momento sta transitando nella costellazione di, per avere un’idea di dove osservare ed andare a cercarla. Dire che Giove è nei Pesci, come si sente dire da qualche eminente astrologo, è in effetti un dato reale, così come reali sono le famose congiunzioni. Un bellissimo esempio è stata la recente congiunzione della Luna con Venere. In realtà tutto ciò avviene perché noi dalla Terra vediamo il tutto in una prospettiva che elimina la distanza tra gli oggetti e li fa sembrare vicini.
In realtà anche le stelle che compongono la costellazione non hanno quasi mai nessuna relazione tra di loro, ma anzi si trovano a milioni di chilometri di distanza tra di loro. Ci serve però per identificarle, per darle una forma ed essere più facilmente individuabili in cielo. Nel tempo le diverse culture storiche hanno individuato le loro diverse costellazioni, non necessariamente con le stesse stelle, e ci hanno voluto vedere qualcosa di diverso. Oggi è ancora bello come ognuno di noi vede nelle costellazioni un qualcosa di particolare, e si crei una sua propria mappa celeste, un percorso lungo il cielo.
Congiunzione Luna Venere nella costellazione dello Scorpione del 9 ottobre
foto Rossano Del Vigna
Congiunzione Luna Venere nella costellazione dello Scorpione del 9 ottobre Stellarium
Le 12 costellazioni che oggi vengono usate nell’oroscopo e che costituiscono lo zodiaco, il circolo degli animali, vengono dalla tradizione babilonese, giunta a noi attraverso i greci.
La Mesopotamia è stata la terra in cui è “nata” l’Astronomia, all’inizio fusa e confusa con l’Astrologia. Prima i Sumeri, profondi conoscitori del cielo, poi i Babilonesi, identificarono in cielo numerose stelle e dettero per primi i nomi alle stelle e ai pianeti, e divisero l’eclittica inizialmente in 18 costellazioni, per poi passare alle 12 attuali nel 600 a. C. Il più antico testo di astronomia è opera dei babilonesi, ed è il MUL.APIN, ovvero “stella-aratro”, prende il nome dalla prima stella riportata in questo compendio, così come era solito per tutti i tesi babilonesi, il cui titolo deriva dalle prime parole del testo stesso.
In questo testo troviamo tutta la conoscenza in ambito astronomico a cui erano arrivati attraverso i secoli a partire dalla tradizione sumera, a livello di stelle, pianeti, posizioni delle stelle, intervalli di tempo tra il sorgere eliaco di stelle e costellazioni. Qui troviamo descritti i 3 sentieri che percorre il sole durante l’anno, quello di Ea, Anu e Enlil, divisi ciascuno in 4 costellazioni, e per ogni costellazione viene indicata la stella più luminosa e la sua declinazione. Questo è il cielo rappresentato dai Babilonesi nel 1000 a. C., quando il sole all’equinozio di primavera sorgeva nell’Ariete, e quando il nostro amico nato il 15 dicembre sarebbe del segno del Sagittario, se fosse nato appunto nel 1000 a.C. e non nel 1980.
Purtroppo, o per fortuna, esiste la precessione degli equinozi, un movimento millenario che compie la Terra, per cui ogni 72 anni la posizione di una stella, nel nostro orizzonte osservabile, si sposta di 1°. Oggi la costellazione equinoziale, non è più l’Ariete, ma è i Pesci e presto sarà l’Acquario, ogni 2100 anni circa si sposta di una costellazione in questo suo apparente cammino nel nostro cielo. Fatto sta che il nostro amico, che a questo punto non è più un Sagittario ascendente Toro come da lui dichiarato, ma si ritrova ad essere un Ofiuco ascendente Balena, quindi adesso dovrà andare ad investigare l’oroscopo per capire che persona è e quale sarà il suo destino, con un evidente crisi d’identità. Come se non bastasse nell’oroscopo non sono contemplati i segni dell’Ofiuco e della Balena, e il suo senso di smarrimento aumenterà. Evitiamo di aggravare la sua situazione dicendogli che Saturno, che tanta influenza ha creduto fino ad oggi avere nella sua vita, si trova ad una distanza media dalla Terra di “solo” 1.430.000.000 km.
Chiediamo aiuto a Stellarium e vediamo esattamente dov’è il sole il 15 dicembre e qual è la costellazione ascendente nel 1980 d. C., ovvero quando è nato il nostro amico
Il sole è nella costellazione dell’Ofiuco il 15/12/1980 – Stellarium
La costellazione ascendente sull’orizzonte ad est (E) è la Balena il 15/12/1980 ore 14:00 – Stellarium
E vediamo com’era il cielo il 15 dicembre del 1000 a.C.
Il sole è nella costellazione del Sagittario (come oroscopo recita) – Stellarium
La costellazione ascendente sull’orizzonte ad est (E) è il Toro – Stellarium
Il nostro amico, se vuole essere davvero un Sagittario ascendente Toro, deve accettare il fatto di avere almeno 2980 anni!!
L’utilizzo della posizione di stelle e pianeti così come usato dall’astrologia, come tema Natale quindi legato alla persona e alla sua nascita, viene definito nel V a.C.
Nell’Antica Mesopotamia in realtà il cielo e le stelle sono state sempre studiate ed anche interrogate per trovare in esse dei segni, delle risposte, per poter avere dei “consigli” su come affrontare le cose, ma non legate alla singola persona, ma quanto per spiegare eventi che sfuggivano alla loro umana comprensione, come inondazioni improvvise, carestie, guerre, e tutto quello che era imponderabile. Si tentava di capire quali fossero i presagi, i messaggi che la natura, gli dei, o le forze sconosciute inviassero, per poterli anticipare e poter così limitarne i danni, oppure per iniziare a fare qualcosa di importante in un momento propizio.
Nei Cilindri di Gudea, cilindri di terracotta del XXII secolo a. C. in cui è inciso uno dei più antichi testi religiosi sumerici, troviamo il racconto della costruzione del tempio Eninnu di Lagash.
“Gudea, il segno per la costruzione della mia casa ti darò,
le pure stelle del cielo per i miei riti chiamerò a raccolta”
Si narra del Sogno di Gudea, signore di Lagash, e della sua interpretazione da parte degli Astrologi di corte. Da questa interpretazione si capì qual era il momento astrale propizio per la costruzione del Grande Tempio, messaggio che veniva direttamente dalla suprema divinità Ningirsu, che istruiva su dove e quando erigere la sua casa. Compito dell’astrologo era quello di interpretare i segni e il volere divino. E’ la prima volta che si usa l’astrologia per scopi umani, o per lo meno questo è il primo racconto astrologico al mondo. L’Astronomia e l’Astrologia erano un po’ la stessa disciplina, l’astrologo/astronomo era una figura molto importante in queste culture, era una personalità stimata, che aveva studiato, era molto rispettato e aveva un che di mistico perché era depositario di un immenso sapere ed era il collegamento tra l’uomo, la vita, le forze della natura e il divino.
La divinazione, l’interpretazione dei sogni e dei segni poteva essere comprensibile e giustificabile 3/4000 anni fa, quando l’uomo era in balia della natura e non ne conosceva i meccanismi di azione e cercava giustificazione interpretando segni, anzi cercando un modo “oggettivo” per capire la natura, così come in fondo era lo studio della posizione degli astri, dei fenomeni atmosferici, oppure il comportamento degli animali, in tutto si cercava una conoscenza.
Nel suo cammino l’uomo è riuscito a raggiungere un certo sapere in vari ambiti. Nella scienza sono stati fatti grandi passi e soprattutto da Galileo in poi, le conquiste scientifiche e la consapevolezza di come funziona il mondo in maniera scientifica un po’ ce l’abbiamo. Oggi non è più giustificabile pensare che l’influsso di un pianeta possa determinare o modificare o propiziare il nostro destino, non può esistere una base scientifica a tutto ciò. O meglio. Forse l’oroscopo oggi serve, non tanto per sapere cosa e come fare, quanto come scusa per non essere responsabili della nostra vita. Qualcuno preferirà alzarsi la mattina e ingegnarsi sul da farsi, altri invece preferiranno alzarsi e leggere l’oroscopo per sapere come andrà. Sono scelte. L’importante è che si ricordino di leggere l’oroscopo del segno giusto!
Con queste parole e questo breve accenno alla storia dell’astrologia e astronomia si è voluto chiudere quest’anno un po’ ridendo e po’ scherzando così, tra il serio e il faceto.
Vi auguriamo un buon 2022…..occhio però a interpretare bene i segni e i numeri……
Buon anno!
Benedetta
FONTI
Notte di stelle, Margherita Hack, Viviano Domenici, Mondadori, 2018
Cieli perduti, Guido Cossard, UTET 2010
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