30 Dic Gennaio 2020
Il cielo di gennaio 2020
Il cielo di gennaio 2019
Gennaio 2020
Notte del 15 gennaio 2020 da Arezzo
Con dicembre siamo entrati nell’Inverno astronomico ed il mese si è chiuso con un’eccezionale eclissi anulare, che il giorno di Santo Stefano ha dato spettacolo nei cieli australi dall’Arabia Saudita al Kenya fino all’India, la Tailandia, le Filippine e la parte nord-occidentale dell’Australia. Al culmine dell’eclissi, si è formato il famoso “anello di fuoco”, con la Luna completamente sovrapposta al Sole che lascia intravedere un bellissimo anello solare. Sotto due tra le foto più evocative dell’evento.
Con gennaio entriamo nel 3° decennio del 3° millennio.
Pronti, via, subito una data da segnare: 10 gennaio eclisse lunare parziale di penombra visibile dal nostro Paese. Nella nostra città l’eclisse inizierà alle 18:08, raggiungerà il massimo alle 20:10 per terminare alle 22:10. In concomitanza con la prima luna piena dell’anno, la Luna si troverà nel cono di penombra della Terra e perderà luminosità (“magnitudine di penombra” di 0.896 – frazione lunare oscurata e “magnitudine umbra” di -0,116 – frazione di Luna oscurata).
Pronti, via, subito una data da segnare: 10 gennaio eclisse lunare parziale di penombra visibile dal nostro Paese. Nella nostra città l’eclisse inizierà alle 18:08, raggiungerà il massimo alle 20:10 per terminare alle 22:10. In concomitanza con la prima luna piena dell’anno, la Luna si troverà nel cono di penombra della Terra e perderà luminosità (“magnitudine di penombra” di 0.896 – frazione lunare oscurata e “magnitudine umbra” di -0,116 – frazione di Luna oscurata).
Il Sole dopo essere arrivato alla minima declinazione (solstizio d’inverno lo scorso 22 dicembre), inizia a risalire l’eclittica, aumentando in gennaio l’arco descritto in cielo e la durata delle giornate (+45 minuti circa nel mese). Il 5 gennaio la Terra si troverà al perielio ossia alla minima distanza dal Sole, un paradosso considerando che siamo nel periodo più freddo dell’anno nel nostro emisfero. In realtà la maggior vicinanza dal Sole è compensata dall’inclinazione dell’asse terrestre e, di conseguenza, dall’inclinazione dei raggi solari che colpiscono il nostro emisfero.
Il cielo notturno è sempre dominato dalle imponenti costellazioni invernali descritte nel mese di dicembre, ormai alte in cielo: Orione, Toro, Gemelli, Cane Maggiore e Cane Minore, caratterizzate da stelle molto brillanti. Orione continua ad essere il protagonista di queste notti, ma la luminosità di Betelgeuse (stella situata nella spalla destra del Cacciatore) da ottobre ha diminuito repentinamente luminosità suscitando grande curiosità sulla sorte della stella …. i dettagli nel prossimo paragrafo.
Dopo aver salutato anche Saturno, è Venere il pianeta protagonista di gennaio, luminosissimo nel cielo serale a sud – sudovest. Sarà inoltre possibile osservare Marte, la mattina, prima dell’alba verso est.
Nella notte tra il 3 e 4 gennaio, avremo il picco dello sciame meteoritico delle Quadrantidi, con un picco di oltre 100 meteore l’ora.
Nel cielo di gennaio continua il transito della cometa C/2017 T2 PanSTARRS. La cometa è circumpolare e quindi comodamente osservabile non appena fa buio nella parte settentrionale della costellazione del Perseo. A fine mese raggiungerà la discreta nona magnitudine e l’osservazione sarà favorita dall’assenza della Luna.
Lo staff del Gruppo Astrofili di Arezzo augura un felice 2020, ricco di osservazioni, cieli sereni e gioia.
COSA STA SUCCEDENDO A BETELGEUSE?
Da qualche settimana Betelgeuse è salita agli onori delle cronache per la perdita improvvisa di luminosità (da ottobre ha perso circa 1 grado di magnitudine), facendo “agitare” gli appassionati di astronomia e creando ipotesi ed aspettative sul futuro della stella supergigante rossa.
Andiamo con ordine. Betelgeuse è una supergigante rossa in una fase piuttosto avanzata della sua evoluzione. Facilmente osservabile anche dalle grandi città, Betelgeuse è infatti la decima stella più brillante del cielo. Fa parte dell’inconfondibile costellazione di Orione, di cui costituisce il vertice nord-orientale, e spicca rispetto alle altre per il suo colore, arancione intenso. Costituisce inoltre il vertice nord-occidentale del grande e brillante asterismo del Triangolo invernale. Betelgeuse inizia a scorgersi bassa sull’orizzonte orientale nelle serate tardo-autunnali (inizio dicembre), ma è durante i mesi di gennaio e febbraio che l’astro domina il cielo notturno.
A partire da ottobre, la luminosità di Betelgeuse è drasticamente diminuita (2 volte e mezzo) toccando i minimi da quando osserviamo la stella. La diminuzione di luminosità è ben visibile anche ad occhio nudo. La notizia è particolarmente interessante perché si tratta proprio di Betelgeuse, una stella ormai nella fase finale della propria vita e prossima ad esplodere come supernova.
Cosa sta succedendo, quindi, a Betelgeuse?
Betelgeuse è una stella molto diversa dal nostro Sole, è letteralmente un “mostro” cosmico. Si trova a circa 640 anni luce dalla Terra, ha una dimensione di circa 1.000 volte la dimensione del Sole ed è una delle stelle più grandi conosciute: per averne un’idea, se la stella si trovasse al posto del Sole, la sua superficie coprirebbe fino alla fascia principale degli asteroidi, arrivando ad inglobare l’orbita di Giove. Ha una luminosità 100.000 volte quella del Sole.
Stelle così massicce consumano velocemente l’energia all’interno del nucleo, collassano sempre più velocemente fino ad esplodere come supernove. Betelgeuse, finito di bruciare l’idrogeno del nucleo, si è espansa diventando appunto una supergigante rossa, ormai avviatasi verso il collasso che la porterà ad esplodere. Le stime più recenti stimano che Betelgeuse possa esplodere nell’arco dei prossimi 100.000 anni, con un’esplosione immane che accenderà, per alcuni mesi, nel nostro cielo una luce più luminosa di quella della Luna … un evento di portata storica !!! (non temete, viste le distanze saremo al sicuro e non ci saranno conseguenze per la nostra Terra).
Quando esploderà Betelgeuse? Non è possibile dirlo. Betelgeuse è una stella variabile che varia luminosità ogni anno/anno e mezzo. Quindi, questa diminuzione improvvisa di luminosità potrebbe essere una conseguenza di tale ciclo (superminimo, oscurazione dovuta alle emissioni di materiale espulso che oscura la stella ecc.) ma i più ottimisti pensano che il collasso della stessa sia cominciato e l’esplosione imminente. Non si può escludere che l’esplosione di Betelgeuse possa avvenire nei prossimi anni, ma in realtà difficilmente riusciremo a vedere tale evento storico nell’arco della nostra vita …. noi continuiamo a sperare e fare il tifo per la bellissima Betelgeuse !!!
LE COSTELLAZIONI DI GENNAIO
In questo periodo dell’anno il cielo consente di spaziare dalle costellazioni autunnali più orientali (come i Pesci, il grande Pegaso o la più debole Balena), ancora visibili in prima serata verso ovest, fino alle regioni ricche di nebulose, ammassi e stelle splendenti tipiche del cielo invernale, per terminare, nella seconda parte della notte, con le prime avvisaglie della grande concentrazione di galassie del cielo primaverile, della Vergine e del Leone.
Sono proprio le costellazioni invernali ancora le protagoniste, ben visibili anche da cieli cittadini, dominando il cielo con campi stellati molto luminosi ed ampie nebulosità.
A metà mese volgendo lo sguardo verso sud-ovest troviamo alta in cielo la costellazione dei Gemelli, riconoscibile appunto da 2 stelle vicine luminose Castore e Polluce. Proseguendo verso ovest, nel piano dell’eclittica, troviamo le costellazioni zodiacali del Toro con la gigante arancione Aldebaran, e l’ammasso aperto delle Pleaidi, seguita dalla piccola costellazione dell’Ariete e dalla debole costellazione dei Pesci prossima all’orizzonte.
Verso sud-ovest lo scenario celeste è dominato dalla costellazione del cacciatore Orione (descritta nel mese di dicembre) accompagnato dal Cane Maggiore, con la brillante Sirio, la stella più luminosa del cielo, e dal Cane Minore, riconoscibile grazie alla luminosa Procione, insieme in una battuta di caccia “mitologica” alla Lepre, debole costellazione ai piedi di Orione.
Betelgeuse, con Sirio e Procione, forma l’asterismo del Triangolo Invernale che ci accompagnerà fino alla primavera.
PIANETI
Gennaio vede protagonisti Marte, osservabile ad est la mattina ma soprattutto Venere, molto brillante nel cielo serale a sud-ovest poco prima e dopo il tramonto.
MERCURIO
Il 10 gennaio il pianeta è in congiunzione con il Sole. E’ quindi impossibile osservarlo nelle prime settimane dell’anno. Tuttavia Mercurio si eleva abbastanza velocemente sull’orizzonte e negli ultimi giorni del mese, quando tramonta oltre un’ora dopo il Sole, c’è la possibilità di riuscire ad individuarlo basso, ad ovest, tra le luci del crepuscolo serale.
VENERE
Il pianeta più luminoso consolida il suo predominio nel cielo serale, ritardando sempre più l’orario del suo tramonto. Alla fine di gennaio Venere tramonta quasi tre ore e mezza dopo il Sole. Possiamo quindi osservarlo sempre più a lungo nelle ore serali, sull’orizzonte occidentale. Venere inizia il 2020 nella costellazione del Capricorno, l’11 gennaio fa il suo ingresso nell’Acquario che attraversa quasi per intero fino ad avvicinarsi al limite con la costellazione dei Pesci.
MARTE
Il pianeta rosso è osservabile e sud-est poco prima dell’alba. In questo periodo sarà interessante confrontare i due astri più noti per il loro colore rosso, accomunati anche dal nome: Ares, dio della guerra per i Greci, ovvero Marte per i romani, e la stella Antares (anti – Ares, un rivale di Marte nel primeggiare nell’inconfondibile colorazione). Il 7 gennaio Marte entra nello Scorpione, la cui stella più luminosa è appunto Antares. Il transito dura pochi giorni, già dal 16 gennaio il pianeta si sposta nella costellazione dell’Ofiuco.
GIOVE
Il pianeta gigante è reduce dalla recente congiunzione con il Sole, pertanto è impossibile osservarlo nel corso delle prime settimane dell’anno. A fine mese ricompare nel cielo del mattino e lo si può cercare molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, dove sorge poco prima del Sole. Giove si trova nella costellazione del Sagittario, dove rimane per quasi tutto l’anno.
SATURNO
ll 13 gennaio il pianeta è in congiunzione con il Sole, e rimane pertanto inosservabile per tutto il mese. Alla fine di gennaio riappare al mattino presto, ma è ancora vicino al Sole e molto basso in cielo, più vicino all’orizzonte rispetto a Giove. E’ praticamente impossibile riuscire ad individuarlo nella luce dell’alba. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno.
PRINCIPALI EVENTI DI GENNAIO
2 gennaio
La Luna è alla massima distanza dalla Terra di 404.484 km dalla Terra
4 gennaio
Massimo delle attività delle Quadrantidi con un picco superiore alle 100 meteore l’ora
5 gennaio
La Terra si trova alla distanza dal Sole dai 147,09 milioni di km
7 gennaio
Congiunzione tra Marte la sua antagonista Antares visibile a partire dalle 6:00 am fino a poco dopo l’alba
10 gennaio
Eclissi lunare di penombra:
– Inizio: ore 18:08
– Max: ore 20:10
– Termine: ore 22:12
13 gennaio
La Luna è alla minima distanza dalla Terra di 365.983 km dalla Terra
18 gennaio
Congiunzione Marte e Antares alle 6.00 am
21 gennaio
Luna e Marte sono in congiunzione alle ore 20:23 raggiungendo una separazione angolare minima di 1.8° N alle ore 20:46 in compagnia di una falce di Luna
23 gennaio
Luna e Giove sono in congiunzione alle ore 2:37 am con una separazione angolare minima di 0.8°
LUNA CINEREA
In gennaio i giorni migliori per osservare la Luna Cinerea saranno:
- 22 Gennaio subito prima dell’alba
Ricordiamo che la luce cinerea è un fenomeno della Luna al primo e ultimo quarto, quando presenta un piccolo spicchio illuminato e la luce del sole, riflessa dalla Terra, illumina tenuemente la parte in ombra
IL SOLE
Arezzo: 43°27’45” N, 11°52’50” E
Il sole oggi: vedere le macchie solari in diretta
crepuscolo civile: il centro geometrico del Sole è tra 0 e 6 gradi sotto l’orizzonte. Gli oggetti si distinguono chiaramente senza luce artificiale.
crepuscolo nautico: il centro del sole è tra i 6 ei 12 gradi sotto l’orizzonte. Marinai possono navigare, con un orizzonte visibile come riferimento.
crepuscolo astronomico: il centro del sole è tra i 12 ei 18 gradi sotto l’orizzonte. Tra la fine del crepuscolo astronomico in serata e l’inizio del crepuscolo astronomico al mattino, il cielo è abbastanza scuro per tutte le osservazioni astronomiche.
FASI LUNARI
PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE ISS
Per maggiori informazioni:
Buon cielo di gennaio dal Gruppo Astrofili di Arezzo !!!
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