13 Mag 27.000 anni fa…
27.000 anni fa durante il Gravettiano, nel Paleolitico Superiore, l’Uomo preistorico ha prodotto la prima statuetta in ceramica ad oggi conosciuta, la Venere di Dolni Vestovice. Un altro passo compiuto nella sua continua evoluzione.
27.000 anni dopo, anni di progresso tecnico e scientifico, che hanno permesso al Genere Umano di catturare la luce partita appunto 27.000 anni fa da Sagittarius A*, il centro della nostra Galassia, La Via lattea.
Credit: ESO
Eccola quella luce, in questa immagine, che rende visibile ai nostri occhi quello che visibile non è. Il buco nero supermassiccio attorno al quale ruota l’intera galassia, ipotizzato, teorizzato, oggi finalmente svelato.
Grazie al lavoro congiunto di 8 radio osservatori al mondo, creando il telescopio virtuale Event Horizon Telescope, puntati tutti nella stessa direzione, nella costellazione del Sagittario, nel punto definito SgrA*, raccogliendo dati per diverse ore, per molte notti. L’elaborazione della notevole quantità di dati raccolti ha richiesto 5 anni di lavoro, per giungere a questa immagine, coinvolgendo 300 ricercatori di 80 diversi Istituti.
Il risultato è questa immagine che rappresenta l’Orizzonte degli Eventi, il punto, il limite estremo, il confine di quello che non ci è dato vedere, ovvero il buco nero in sé. I gas incandescenti vengono piegati dalla fortissima forza di gravità, rivelando una regione centrale con attorno un anello di luce. Il segno indiretto della presenza di un buco nero, l’unica traccia che lascia della sua particolare natura da poter essere osservata.
Varie ipotesi vengono fatte su cosa può esserci al centro di una galassia. Questa è una prova, è “la prova” che, almeno per quanto riguarda la Via Lattea, al centro abbiamo un buco nero, con un volume 17 volte quello del nostro Sole. I gas impiegano pochi minuti a completare un’orbita, tant’è che l’impresa di catturarne l’immagine è stata ancor più ardua rispetto a M87. Ne risulta un’immagine che sembra sfocata, soprattutto se paragonata a quella di quest’ultimo, ma a noi ci piace, ci piace così…. Perché ci rivela il nostro centro di gravità. Perché Noi siamo i primi della nostra specie ad averlo osservato, ad essere riusciti ad osservarlo….
Se prima osservare ad occhio nudo la Via Lattea in un cielo notturno era già affascinante, oggi lo è ancor di più, ed ogni volta che volgeremo lo sguardo verso il Sagittario, riusciremo a “vedere” questa immagine ormai impressa nella nostra mente, andando oltre, proprio come nel video di presentazione, facendo letteralmente un tuffo nello spazio-tempo, dritti al cuore della galassia.
VIDEO ESO
https://www.youtube.com/watch?v=Zml0dZCjaFw
Benedetta Donati
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